Una spinta motivazionale... e un racconto a richiesta!

Ciao a tutti, spero stiate tutti affrontando al meglio questa fase complicata...

Mi dispiace non essere stato molto presente nelle discussioni per molti mesi, ma spero di poter trovare un po' di motivazione con il vostro aiuto!
Vi confesso che il covid e tutte le limitazioni affrontate in questi ultimi 12 mesi hanno inaridito parecchio la mia vena narrativa: tradurre le fantasie in racconti è per me molto difficile quando la mente è "presa" da mille preoccupazioni... inoltre ho smesso di partecipare a sessioni / incontri per lo stesso motivo, almeno fino a tempi migliori...

Per provare a rimediare, ho immaginato una soluzione che possa essere al tempo stesso "terapeutica" e possa darvi un racconto di tickling di qualche interesse (si spera!!!!).

Come ho scritto tempo fa, ho creato uno scenario in cui Lupin (quello dell'anime, non quello della serie recente) è stato fatto prigioniero da un'organizzazione di dominatrici chiamate Nuove Amazzoni, che lo sottopongono a sessioni di tickling molto crudeli allo scopo di "vendicare" il genere femminile dai suoi modi da donnaiolo. Giusto per darvi un'idea, si tratta di giochi o "competizioni" cui Lupin viene costretto a partecipare in condizioni particolarmente penalizzanti - le Nuove Amazzoni, oltre ad essere donne statuarie e bellissime, fanno un ampio uso di ogni tipo di strumento di bondage e, salvo poche eccezioni, lo "attaccano" sempre in gruppo e comunque sempre quando lui è impossibilitato a difendersi. In questo contesto, Lupin viene "incentivato" a dare il meglio durante le sessioni - le Amazzoni lo trattano come un oggetto per il loro piacere - in quanto ogni suo fallimento o rifiuto di "cooperare" comporta punizioni dolorose inflitte da una casta di Amazzoni chiamate Guardiane (la pena per ogni fallimento o competizione persa comporta un periodo più o meno lungo nelle loro segrete). La stessa sorte tocca a Lupin ogni volta che tenta la fuga, cerca di liberarsi dal bondage o viene anche solo sospettato di aver fatto il cascamorto con un'amazzone.

Se fino a questo punto non vi ho sconvolto )))), vi propongo questo. Vi scrivo qui sotto una sintesi di tre avventure che ho immaginato ma non ancora scritto, e chiunque voglia mi esprimerà una preferenza: la "storia" che riceverà più voti, verrà scritta! Naturalmente, sentitevi anche liberissimi di dirmi che la cosa semplicemente non vi interessa: non mi piace imporre per forza i miei gusti - queste storie sono piacevoli se danno qualcosa a chi le scrive e a chi le legge! E magari la vostra scelta mi spingerà a riprendere a scrivere con più regolarità! Allo stesso modo, se invece avete domande o curiosità su come le storie possano evolvere, ogni vostro contributo sarà il benvenuto. ))

Un grazie a tutta la community, a presto!

1) "I frutti proibiti"
Lupin deve affrontare Deborah e Alina, due Amazzoni che l'hanno sigillato in una body bag di latex e assicurato ad una tavola di tortura con un'intricata rete di cinghie e lacci. L'involucro che intrappola Lupin lascia esposti solo i suoi piedi, mentre una zip all'altezza del bacino permette di avere accesso al suo pene. Alina ha a disposizione un enorme trionfo di frutta e siede a fianco di Lupin, costringendolo a mangiare senza sosta ogni genere di delicatezza mentre Deborah gli solletica crudelmente le piante dei piedi. Lupin combatte una battaglia disperata per mantenere la concentrazione e continuare a ricevere il nutrimento senza soffocarsi o rallentare il ritmo, nel contempo cercando di fronteggiare la tortura di Deborah e gli approcci sempre più sensuali di Alina, le cui avances si rivelano presto essere molto "pericolose". Una performance scadente lo porterà dritto ad un soggiorno nelle segrete delle Guardiane.

2) "Due fronti"
Un'intera squadra di Amazzoni sfida Lupin ad una gara di resistenza. Questa volta il ladro gentiluomo si trova nudo, ma al tempo stesso intrappolato senza speranza di fuga: in ginocchio su due pannelli alti 80/90 cm, le sue gambe sono tenute divaricate ed assicurate ai pannelli dalla caviglia alla rotula, in modo da avere le dita dei piedi rivolte verso il basso. Le braccia di Lupin sono invece bloccate insieme dietro la schiena mediante un sacco di cuoio, che una serie di corde tengono appeso alto, in modo da spingere il suo busto in avanti. Davanti a se, Lupin ha una sottile parete verticale alta fino al suo addome, con un foro di alcuni centimetri di diametro. Tre Amazzoni cominciano ad accarezzargli il corpo e gli spiegano che l'obiettivo del gioco è migliorare la sua resistenza e controllo: dovrà mantenere il suo pene eretto ma senza eiaculare in alcuna circostanza. Poi si posizionano dietro di lui e cominciano a torturarlo: due si dedicano ai suoi piedi, mentre la terza si posiziona alle sue spalle e comincia a massaggiargli i testicoli. Mentre cerca invano di divincolarsi e viene deriso dal primo team, altre due Amazzoni si presentano e spiegano a Lupin che può far cessare la tortura infilando il suo pene nel foro e passando nel loro campo: a quel punto, saranno loro ad occuparsi di lui fino a quando riuscirà a resistere. Non c'è limite ai passaggi da un campo all'altro che Lupin può scegliere di fare (ed ognuno di essi farà sempre cessare le torture del fronte abbandonato), ma ogni volta gli verrà applicata una penalità. Comincia così un gioco sadico di "gattine e topo" nel quale le Amazzoni fanno squadra contro Lupin per farlo eiaculare, mentre lui deve sempre decidere quale sia il male minore: subire la tortura in corso, accettare la penalità del passaggio di campo e il nuovo trattamento o "cedere" definitivamente (nel qual caso verrà sottoposto alle cure delle Guardiane).

3) "La maratona"
Lupin, mummificato in un involucro di latex, viene immobilizzato e legato sul famigerato "Talamo del Piacere", il letto sul quale una élite di 5 Amazzoni intende costringerlo a servirle con il "sesso del piede", una forma di stimolazione fetish delle piante che alterna solleticazione, sevizie dolorose ed ambigue situazioni borderline. Ogni Amazzone avrà a disposizione un'ora per drenare il piacere da Lupin, che nel frattempo dovrà anche rispettare i rituali di adorazione che gli verranno comandati: al termine di ogni turno subentrerà un'altra Amazzone, ma ognuna avrà anche facoltà di "condividere" lo schiavo Lupin a proprio piacimento. Nonostante il contesto elaborato, la maratona si fonda su di un principio molto semplice: fare in modo che Lupin usi i suoi piedi come un "sostituto" del suo pene ad esclusivo beneficio delle Amazzoni, frustrando nel contempo non solo ogni suo tentativo di sfuggire alla tortura, ma anche di trarne alcun piacere. Anche in questa situazione le Amazzoni rendono il compito arduo a Lupin esigendo dai suoi piedi performances sempre più severe, che inevitabilmente gli provocano un'insoddisfazione sessuale molto intensa che, a mano a mano che la maratona procede, lui non riesce a scaricare attraverso il suo (vero) pene.