LIBERA NOS A MALO, Capitolo 3

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view post Posted on 21/6/2021, 07:24     +1   +1   -1
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Maestro Solleticatore

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Buongiorno Forum!Tra i vari impegni ed il tempo che è sempre poco rispetto a quello che mi servirebbe , sto continuando a scrivere questo racconto.
Pubblico ora il terzo capitolo sperando di fare cosa gradita!
Posto qui i link per i primi due capitoli per chi se li fosse persi :

CAPITOLO 1 https://solletico.forumfree.it/?t=78461706
CAPITOLO 2 https://solletico.forumfree.it/?t=78499213

Buona lettura a tutti! :D


CAPITOLO 3

"Ok...Pronto!"disse Robert guardandosi allo specchio dell'armadio in camera sua.
Si sistemò il colletto "alla coreana" della camicia a "fantasia" che aveva scelto e si passó una mano tra i capelli cercando di aggiustarli il più possibile.
I pantaloni color sabbia che indossava risaltavano le sue gambe muscolose e piene.
Ruotò velocemente il polso destro per sistemare i bracciali che aveva messo per l'occasione.
Un senso di agitazione lo pervadeva per la cena con Connie : era il suo primo appuntamento da quando Sarah lo aveva lasciato e uno strato di ansia si impadronì del suo stomaco.
Si era preparato con un'ora d'anticipo ed aveva deciso di andare a piedi.
Camminare lo avrebbe aiutato a calmarsi , a svuotare la testa e a rilassarsi.
Prese l'anello con la pietra nera che i suoi genitori gli avevano regalato per il suo ultimo compleanno e lo fece calare delicatamente nel dito medio della mano destra.
Il ristorante si trovava nella zona del Lungomare , appena superato il porto.
Il che significava almeno una buona mezz'ora di camminata.
"Si...Mi ci vuole proprio!" pensò Robert mentre si infilava l'orologio al polso sinistro.
Diede un ultimo sguardo alla sua immagine nello specchio provando un leggero senso di inquietudine.
Stavolta però dietro di lui non c'era nessuna figura sinistra che lo guardava.
Constatò di essere pronto e decise di iniziare ad andare.
Prese il cellulare ed il foglietto con l'indirizzo che gli aveva scritto Connie ed uscì in strada.
Mentre camminava la sua testa era leggera.
Libera da ogni pensiero.
Non provava ansia ne paura.
Semplicemente si stava godendo la fresca aria della sera ed i colori primaverili di cui la città era investita.
Il cielo era limpido e le ultime ore di luce esaltavano ogni elemento che gli occhi di Robert riuscivano a vedere.
Si percepiva un forte senso di vita.
Era presente in quell'aria e sembrava quasi di poterlo toccare con le mani.
Stava camminando sul lato pedonale del Ponte , e da li si poteva ammirare il mare ed il porto.
Si fermò , appoggiando i gomiti sulla ringhiera di metallo , un paio di minuti ad ammirare quello spettacolo.
Il mare gli infondeva un senso di pace.
Lo rilassava e lo rendeva felice.
Era in grado di fargli passare ogni frustrazione.
Guardava le onde infrangersi leggere sulla scogliera a lato del porto e pensò che fosse impossibile essere tristi davanti a tutto questo.
Il mare che per lui era portatore di speranze , proprio come il sonno porta i sogni.
Restò ancora qualche istante a guardarlo , con l'ultimo sole sul volto e una leggera brezza tra i capelli.
Poi ricominció a camminare giungendo al ristorante con largo anticipo.

Era in piedi davanti all'entrata del locale che era una delle prime costruzioni dopo il porto : una porta in legno bianco , riverniciata più e più volte , a vetri con gli stipiti color azzurro intenso segnava l'entrata al locale.
L'insegna , rigorosamente in legno , vecchia e logora troneggiava sopra la porta e la scritta , ormai sbiadita e consumata dalla salsedine e dal tempo , indicava il nome del ristorante :

"IL VECCHIO MOLO"

Robert pensò che il nome fosse proprio azzeccato : solo a vedere l'ingresso si poteva capire che il locale era davvero vecchio.
I segni del tempo erano evidenti sulla facciata del locale e la minuscola lanterna posta a lato dell'insegna donava una tetra luce al tutto.
Guardò l'orologio : le 20 e 27.
Si voltò verso il mare , incantato dai colori che la luce del tramonto donava alla superficie dell'acqua.
Giochi di luce arancione , porpora e viola si esibivano sinuosi sotto i suoi occhi e gli donavano un senso di pace profondo ed assoluto.
Senso di pace che spazzato via da un fiotto improvviso di adrenalina sparato a mille nel suo sangue che lo fece saltare.
Avvertì , ancora una volta , una pressione veloce e fulminea ai suoi fianchi che lo spaventò , donando alle sue terminazioni nervose la sensazione di solletico che tanto amava.
Si voltò di scatto con un'espressione spaventata e vide Connie davanti a lui che rideva divertita.

"Ahahaha!Oh ma non ti si può toccare che salti subito!Ahahaha!"

Robert non riuscì a stabilire con certezza cosa rendesse la sua collega così bella quella sera.
Forse la luce.
Forse i giochi di colori che la superficie del mare rifletteva nell'ambiente circostante.
O forse , semplicemente , Connie Walker era la più bella ragazza che avesse mai incontrato in vita sua.
Fine.
La visione della sua collega cancellò dal suo volto l'espressione spaventata , facendogli allargare un sorriso di sollievo e di piacevole sorpresa.

"Oh cavolo Connie!Ahahaha!Mi farai venire un infarto uno di questi giorni!"disse Robert tenendosi una mano sul petto.

"Ahahaha ma dai!Era solo uno scherzo!"rispose Connie andando verso di lui per salutarlo " Come stai collega?".

"Bene grazie!Se qualcuno non attentasse alle mie coronarie starei meglio!Ahaha"

I due ragazzi si scambiarono un doppio bacio sulle guance rimanendo poi a guardarsi.
Robert in particolare osservava la collega rapito dallo spettacolo che aveva di fronte : la ragazza indossava un vestitino bianco che le terminava appena sopra alle ginocchia ed un paio di sandali color oro.
La sua carnagione olivastra risaltava all'interno di quei vestiti e le sue mani erano adornate da bracciali e anelli dello stesso colore dei sandali.
Al collo spiccava ancora la catenina con il pendente a forma di piuma che le si poggiava sul petto.
Era una ragazza semplice , e proprio la sua semplicità la rendeva meravigliosa.

"Cavolo Connie sei...Sei bellissima!"

Connie arrossì all'istante per quel complimento distogliendo lo sguardo da Robert , spostandolo nell'ambiente circostante.

"Oh...Eheheh...Bhe...Grazie!Lo sei anche tu!"disse la ragazza ritornando a guardare il collega con sguardo incantato.

"Vo-Vogliamo entrare?"chiese Robert interrompendo il silenzio che faceva da sottofondo ai loro sguardi.

"Oh...Si si! Entriamo!Da fuori non è proprio il massimo...Ma vedrai che ti piacerà!"fece Connie avviandosi verso la porta.

Entrarono nel ristorante e Robert notò che l'interno del locale era decisamente meglio dell'esterno.
Il colore che primeggiava era il bianco delle pareti su cui vi erano appesi qua e là svariati elementi che richiamavano il mare : reti da pesca , remi di imbarcazioni e un vecchio timone in legno donavano coerenza al locale per la posizione in cui era situato.
La sala ampia e spaziosa era piena di tavoli e sedie di legno color azzurro intenso , apparecchiati con tovaglie di tessuto bianco e già occupati per buona parte da clienti affamati e felici.
Un locale luminoso e caratteristico che Robert apprezzó.
I due ragazzi fecero solo pochi passi all'interno del ristorante quando una voce forte e profonda li fece voltare nella direzione dalla quale proveniva :

"Oh Connie!Che piacere vederti!Come stai piccola mia?"

Una vera e propria montagna si diresse verso di loro : un uomo alto almeno un metro e novanta e dalla stazza corpulenta avanzava a passi ampi che facevano tremare leggermente le assi di legno del pavimento.
Indossava una camicia bianca con le maniche arrotolate ed un gilet nero come il paio di pantaloni che portava ; sulla spalla aveva appoggiato un enorme tovagliolo bianco ed i suoi capelli , fin troppo neri per non essere tinti , erano pettinati con una riga di lato.
Il volto rosso e sudaticcio sorrideva mentre giungeva davanti a loro.

"Joe!È un piacere anche per me!Che bello vederti!" disse Connie abbracciando quel gigante e scomparendo tra le sue braccia.
Si sciolsero dall'abbraccio e Connie indicò il suo accompagnatore :

"Joe lui è Robert!Un mio collega di lavoro!"

Robert sorrise all'uomo e gli porse la mano destra ; il cameriere ricambiò il gesto stringendo la mano del ragazzo in una morsa.

"Piacere di conoscerti Robert!Gli amici di Connie sono miei amici!"

"Ehehehe" fece Robert cercando di mascherare il dolore alla mano che la stretta di Joe gli stava provocando.

Dopo pochi interminabili secondi , Joe mollò la mano di Robert e disse :

"Seguitemi vi porto al vostro tavolo!Vi ho riservato il migliore del locale!"

Seguirono quel gigante attraversando tutta la sala principale ed uscirono da una porta finestra che dava su una piccola veranda con vista sul mare.
La veranda , lunga e stretta , costeggiava la parete del locale ed era illuminata dalla luce di alcune lanterne, mostrando solamente quattro tavoli apparecchiati lungo la parete esterna.
Una balaustra di legno bianco delimitava il lato più vicino al mare ed una tettoia riparava i tavoli creando un ambiente intimo e caloroso.
A Robert piaceva quel posto.
Gli piaceva davvero.

"Prego signori!Questi sono i menù!
Ripasso tra poco per le ordinazioni!"disse Joe indicando il tavolo più lontano dalla portafinestra.

I due ragazzi si sedettero uno di fronte all'altra sorridendosi a vicenda.

"Accidenti Connie questo posto è bellissimo!Come lo hai trovato?"

"Conosco questo posto da una vita!Ci venivo sin da quando ero piccola assieme ai miei genitori.
Joe praticamente mi ha visto crescere!È un amico ormai!Inoltre si mangia benissimo!"

Robert annuì alla spiegazione di Connie perdendosi nei suoi occhi azzurri.

"Connie io ti vorrei ringraziare..."

"Per cosa?"

"Per tutto in realtà...Per l'aiuto che mi stai dando...Per avermi difeso davanti a tutti...Per l'invito a cena...Insomma...Grazie..."

Connie sorrise dolcemente al ragazzo poi disse : "Non devi ringraziarmi Rob...Lo faccio con piacere!Per te lo faccio con piacere!"

"Per me?E come mai per me?"

Connie arrossì visibilmente fissando il ragazzo con imbarazzo , poi disse :

"Ecco...Bhe Robert ho sempre pensato che tu sia una persona speciale...Sei un ottimo artista , hai rispetto delle persone e sei onesto...Gentile...Quindi si...Per te lo faccio volentieri..."

Scandì in maniera particolare
il "Per te" e quando finì la frase , arrossì ancora di più e si rifugiò dietro al menù.

Robert conosceva Connie da quando , due anni prima , era stato assunto alla "McHarthy Associated" ed aveva sempre avuto un ottimo rapporto con lei.
Non avrebbe mai immaginato però che la collega avesse quelle opinioni di lui e questa rivelazione lo rese felice.

"Oh...Bhe ehehe..." fece imbarazzato Robert "Ti ringrazio Connie...Ma penso che non mi conosci poi così bene...Non sono poi così speciale..."

Connie alzò lo sguardo dal menù e guardò il ragazzo con aria di rimprovero.

"Secondo me sei tu che non ti conosci bene...Sei un pò matto mi sa...E anche cieco..." disse la ragazza sorridendogli dolcemente.

"Eccomi qui!Siete pronti? Se siete indecisi posso consigliarvi io!"

L'arrivo di Joe interruppe quel momento e riportò entrambi i ragazzi alla realtà.
Decisero di farsi consigliare dal gigante e poco dopo consumarono una cena a base di pesce coi fiocchi.
La migliore che Robert avesse mai gustato.
Fu una cena davvero speciale.
Non solo per il buon cibo e per l'ottimo vino , ma soprattutto per la compagnia.
I due ragazzi parlarono e risero per tutta la sera avvolti da un'atmosfera unica e speciale.
Avevano appena finito di gustare un ottimo amaro fatto in casa quando Connie lo guardò maliziosa e disse :

"Allora...Robert Mason...Di te so che sei un bel ragazzo...Che sei un artista davvero dotato...E che se volessi qualcosa da te , mi basterebbe farti il solletico per ottenerla..."

Robert rise.
Fu una risata nervosa e colma di frenesia.
Guardò la sua collega aspettando che formulasse la sua domanda sperando di non far trapelare il suo imbarazzo.

"...Ma...Cosa non so di te?Quali sono i tuoi segreti ?"

La ragazza scrutava il viso di Robert con curiosità mista a malizia attendendo la risposta del suo collega.
Robert si sentì spiazzato da quella domanda ed in difficoltà.
La sua mente iniziò a martellarlo , riportandolo sempre e comunque al suo segreto più grande.
A quello che lo aveva condizionato per gran parte della sua vita.
Ad una parola.
Una sola.
Solletico.

"Oh...Ecco...Eheheh..."

Lo sguardo di Connie trapelava curiosità.
Robert guardava quei grandi occhi azzurri che aspettavano una risposta.
Era in difficoltà evidente , ma riuscì ad uscirne :

"...Tutti hanno dei segreti credo...Alcuni vale la pena di scoprirli...Altri , forse , é meglio che rimangano sepolti...Per sempre..."

"Ohh...Bhe..."rispose la ragazza poggiando i gomiti sul tavolo e sporgendosi in avanti verso Robert
"Magari quelli sepolti sono proprio quelli più interessanti..."

In quel momento la gamba di Robert venne investita da una sensazione inconfondibile e micidiale : il contatto con il piede di Connie.
Quel tocco fece irrigidire il ragazzo e gli capovolse lo stomaco.
Una sensazione di calore improvvisa di impadronì della pancia di Robert , espandendosi fino al viso che divenne rosso fuoco.

"Oh...Ehmm..."

Connie insisteva nel carezzare la gamba di Robert con il suo piede notando tutta la difficoltà del ragazzo.
Difficoltà che , era evidente , la divertiva parecchio.
Guardava il suo collega con aria maliziosa e divertita sorridendogli come se non stesse facendo nulla.
Robert dal canto suo , stava impazzendo per quella carezza continua che risaliva lungo il suo polpaccio e riscendeva sino alla caviglia.

"Ah...ehmmm..."

Era rapito completamente e nemmeno si accorse che una figura si era avvicinata al loro tavolo :

"Robert?Che sorpresa!Non pensavo conoscessi questo posto!"

I due ragazzi si voltarono per vedere chi fosse la persona che aveva interrotto quel momento.

"Patrick!Wow che coincidenza!Che ci fai qui?"

Il detective Patrick Smith , amico fraterno del nostro protagonista , era in piedi a lato del loro tavolo con una busta di carta in mano ed un sorriso largo sulla faccia.
Il suo tempismo aveva salvato il ragazzo.

"Oggi avevo il turno di sera ed ho deciso di prendermi la cena a portar via!La cucina di questo posto è divina!"

Patrick si girò verso Connie che osservava la scena in disparte sorridendo e Robert corse ai ripari :

"Patrick ti presento Connie!È una mia collega!"

"Molto piacere Connie , sono Patrick Smith e penso di meritarmi una medaglia per essere stato uno dei pochi ad aver sopportato il tuo collega per tutta la vita!"

"Ahahah!Molto lieta Patrick! " rispose Connie stringendo la mano del detective.

"Potrei dire lo stesso!"intervenne Robert che sorrideva all'amico.

"Oh guarda non penso proprio!ahaha"

Il suono del cercapersone di Patrick interruppe quel siparietto distraendo il detective.

"Ok.. Vi...Vi lascio alla vostra serata!
Il dovere mi chiama! Connie , è stato un vero piacere!E tranquilla...C' è una medaglia anche per te!"

"Ahahahah!Anche per me è stato un piacere Patrick!"

I due ragazzi si strinsero nuovamente la mano , poi Patrick abbracciò Robert che si era alzato per salutarlo

"Complimenti fratello!È proprio carina!"sussurrò all'orecchio dell'amico che sorrise guardandolo torvo.

"Buon lavoro detective!"

"Grazie amico!Buon proseguimento di serata!"

Patrick si avviò verso la porta finestra lasciando i due ragazzi al tavolo.
Connie guardò Robert e disse :

"È simpatico il tuo amico!"

"Oh si è...È una potenza...Lui è come un fratello per me!"
rispose il ragazzo pensando a quanto il suo intervento fosse stato tempestivo e fondamentale per non collassare.
I due ragazzi rimasero a chiacchierare ancora un pò , godendosi per qualche attimo ancora quella serata e quel posto , prima di alzarsi e di uscire dal locale.

"Devo ammetterlo Connie...Questo posto è fantastico!"disse Robert appena uscirono dal ristorante.

"Sono contenta che ti sia piaciuto!Sapevo che non avrei sbagliato!" rispose la ragazza sorridendo felice.

Robert la guardava , illuminata dalla luce della luna e le sembrò ancora più bella.
Era stato bene con lei e in cuor suo sperava che quella serata non finisse mai.

"È proprio una bella serata..."disse Connie guardando il mare , che quella sera aveva un color argenteo donato dalla luna.

"Fantastica davvero..."

Per qualche secondo calò il silenzio tra i due : erano entrambi in adorazione del mare e di quello splendido momento.
Poi Connie si voltò verso Robert e disse :

"Ti...Ti andrebbe di fare due passi?Sai sono venuta a piedi e magari potremmo fare un pezzetto di strada insieme..."

Robert si destò dal suo torpore e , sorpreso da quella affermazione , rispose :

"Sul serio?Anche io sono venuto a piedi!Adoro camminare!Mi svuota la testa e mi cambia l'umore..."

"È vero...Hai proprio ragione..."

I due ragazzi si incamminarono in direzione del Ponte.
Parlarono e risero per tutto il tragitto incuranti dei chilometri che macinavano.
Erano in sintonia ed entrambi provavano un senso di gioia leggero ed effimero che li accompagnò fin sotto casa di Robert.

"Ed eccomi arrivato...Io abito qui! "disse il ragazzo con un velo di leggero dispiacere nella voce.

"Oh...Ecco un'altra cosa che non sapevo di te..."rispose la ragazza sorridendogli.

Un'espressione interrogativa e curiosa si impadronì del viso di Robert che , aggrottando le sopracciglia , esigeva una risposta.

"..Che mi abiti vicino!Io abito in quel palazzo li!"fece Connie indicando il palazzo in cortina subito dopo il suo.

"Non ci posso credere!Ahahaha!Eravano praticamente vicini di casa e non lo sapevamo!"

I due ragazzi vissero nuovamente uno di quei loro momenti di stallo : momenti in cui il silenzio faceva da colonna sonora ai loro sorrisi ed ai loro sguardi pieni di sincero affetto.
Momenti ormai sempre più frequenti.

"Sai..." disse Connie con uno sguardo imbarazzato rompendo il silenzio ed avvicinandosi al ragazzo "Sono..Sono felice di essere qui con te Robert..."

In quel momento Robert si sentì travolgere da una sensazione fortissima e che conosceva bene : lo sfarfallio che provava nello stomaco era il sintomo evidente della sua incontenibile gioia.

"Oh Connie...Anche...Anche io lo sono..."

Connie si avvicinó ancora di più sporgendosi in avanti col viso e Robert fece lo stesso chinandosi verso la ragazza.
Entrambi chiusero gli occhi e lasciarono che il destino ; il fato ; o qualunque cosa fosse , facesse il suo corso.
La distanza tra i due si assottigliò velocemente fino a che le loro labbra non si incontrarono in un tenero e delicatissimo bacio.
Il profumo di Connie avvolgeva i sensi di Robert che era rapito dalle labbra carnose della ragazza.
Amava quel contatto e più passava il tempo , più ne desiderava ancora.
Connie si spinse del tutto in avanti avvolgendo il viso di Robert tra le mani come se fosse la cosa più preziosa del mondo.
La tenerezza del primo contatto stava lasciando il posto ad una reazione chimica di potenza esotermica devastante.
Si baciarono a lungo lasciandosi trasportare da una frenesia che saliva incontenibile fino a che non divenne troppa e insostenibile.
Una frenesia che portò Robert a dire tra un bacio e l'altro :

"Ti...Ti va di salire da me?"

"Si...Volentieri..."

Rispose la ragazza continuando a baciare il suo collega.

"Grande..." disse Robert sorridendo e sospirando per quel bacio così intenso ed appassionato.

I due ragazzi si staccarono ed entrarono nel portone.
In ascensore continuarono a baciarsi cimentando i loro corpi in un abbraccio sensuale e colmo di desiderio.
Arrivarono al piano ed uscirono dall'ascensore senza mai staccare le loro labbra.
Con seria difficoltà Robert riuscì ad aprire la porta di casa ed i due vi entrarono sbattendo la porta alle loro spalle e lasciandosi andare del tutto.
Si strinsero l'uno all'altra baciandosi avidamente.
Robert sollevò Connie prendendola in braccio spostando poi i suoi baci dalla bocca al collo sottile e perfetto della ragazza.
Connie intrecciò le gambe dietro la schiena di Robert chiudendo gli occhi e lasciandosi sopraffare dalle sensazioni che Robert , con le sue labbra , le stava donando.
Con una mano prese il ragazzo per i capelli , guidando la sua bocca sul lato sinistro del collo.
Si staccarono solo dopo qualche minuto , con il fiatone ed il desiderio al culmine :

"Il bagno..." disse Connie continuando a baciare e farsi baciare da Robert " Dove è il bagno?"

"Il bagno....Si il bagno..." rispose Robert mentre le sue labbra erano attaccate a quelle della ragazza " In fondo al corridoio..."

Connie si staccò e sorridendogli corse spedita verso il fondo del corridoio.
Robert rimase in piedi con i vestiti stropicciati e una incontenibile euforia nella pancia : Connie gli piaceva davvero e quello che stava accadendo era la degna coronazione di una serata fantastica.
O almeno così pensò fino a che , non vide la luce del suo piccolo studio accendersi.
Connie doveva aver sbagliato porta ed era entrata nella stanza sbagliata.
In quel momento un terribile dubbio lo assalì : aveva nascosto i suoi disegni?

"Merda!" pensò mentre avanzava spedito verso lo studio con il cuore che batteva all'impazzata e lo stomaco assalito dall'ansia.
Si affacciò alla porta e si pietrificò : Connie era in piedi alla scrivania con i suoi disegni sul tickling in mano.
Sentendo arrivare il ragazzo , si voltò e Robert venne investito dal suo sguardo basito e serioso.
Il ragazzo la guardò , maledicendo se stesso per non aver nascosto i suoi disegni.
Per non aver nascosto il suo segreto.
La vergogna si impadronì della sua mente.
Non riuscì a pronunciare una sola parola finchè Connie , con tono confuso ed in cerca di una spiegazione plausibile disse :

"E questi?"
 
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view post Posted on 22/6/2021, 15:25     +1   -1
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Solleticatore Leggendario *

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Complimenti per il continuo , storia molto interessante !


Ma dimmi la verità ci stai facendo un pensierino di partecipare al bits ?
 
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view post Posted on 22/6/2021, 15:49     +1   +1   -1
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Solleticatore

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Bellissima, non vedo l'ora di leggere il seguito
 
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view post Posted on 22/6/2021, 16:27     +1   -1
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Maestro Solleticatore

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CITAZIONE (misterio5 @ 22/6/2021, 16:25) 
Complimenti per il continuo , storia molto interessante !


Ma dimmi la verità ci stai facendo un pensierino di partecipare al bits ?

Perchè no...😏
 
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view post Posted on 24/6/2021, 11:47     +1   -1
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Solleticatore Leggendario *

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nooooo un'altro rivale ! :P :P :P :P :P
 
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view post Posted on 24/6/2021, 14:23     +1   -1
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Solleticatore

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Meravigliosamente scritta.
Complimenti, le sensazioni sono ogni capitolo più vivide per il lettore. Ogni dettaglio è curato ma senza diventare noioso o troppo specifico.

Un ottimo lavoro senza dubbio.

Non vedo l'ora di leggere il seguito 😃
 
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Fetishhhhhhhhh
view post Posted on 25/6/2021, 00:50     +1   -1




Ed io ora come le aspetto delle settimane per la prossima parte? 🥺🥺
Ottima storia, mi ha preso molto
 
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view post Posted on 25/6/2021, 06:53     +1   +1   -1
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Maestro Solleticatore

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Vi ringrazio davvero!Fa piacere che apprezziate!
Purtroppo tra impegno vari non riesco ad accorciare i tempi per le pubblicazioni dei vari capitoli , ma farò del mio meglio!
 
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view post Posted on 30/6/2021, 14:48     +1   +1   -1
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CITAZIONE (edmond7 @ 25/6/2021, 07:53) 
Vi ringrazio davvero!Fa piacere che apprezziate!
Purtroppo tra impegno vari non riesco ad accorciare i tempi per le pubblicazioni dei vari capitoli , ma farò del mio meglio!

Mantene il ritmo delle pubblicazioni è dura quando si lavora senza pause , cmq vedrai che pubblichi subito la 4 parte e saremo tutti ad aspettarla !
:b: :b: :b: :b: :P
 
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view post Posted on 31/10/2021, 09:19     +1   +1   -1

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Quando esce la parte 4?
 
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Fetishhhhhhhhh
view post Posted on 2/5/2022, 20:37     +1   +1   -1




Appena uscirà la parte 4 farò festa! 😂
 
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Fetishhhhhhhhh
view post Posted on 9/12/2022, 00:50     +1   -1




Uscirà mai la parte 4? 🥺🥺
Questa storia è troppo bella per essere lasciata in sospeso ☹️
 
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view post Posted on 17/2/2024, 03:38     +1   -1

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Che bella storia, Sarebbe bello un capitolo finale
 
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view post Posted on 9/3/2024, 18:17     +1   -1
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Valeva ssolutamente la pena aspettare direi!
Complimenti e al prossimo capitolo!
 
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view post Posted on 18/4/2024, 02:58     +1   +1   -1

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CITAZIONE (Mtk Michele @ 9/3/2024, 18:17) 
Valeva ssolutamente la pena aspettare direi!
Complimenti e al prossimo capitolo!

È uscita la parte 4 intendi? Non la trovo, scusami.
 
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