CITAZIONE (epluribusunumdeusex @ 1/4/2022, 20:29)
La confusione è normale, quando si vive un periodo storico non è che hai tutti i dati per analizzare a freddo quello che succede
Il perché, come si evolve, colpi di scena
Tutto lo si può apprezzare con un ragionamento solo ad anni di distanza
Come successe per il Kosovo, feci il servizio militare proprio allora, non partii lì ma ricordo benissimo cosa raccontava chi c'era stato ma soltanto a distanza di anni con notizie sui telegiornali, inchieste, saggi di storici ecc si ha avuto un idea di quello che successe e come
Ora non possiamo fare altro che vivere questi momenti e sperare che non peggiorino, il mandare, non mandare armi la vedo come una cosa che devono decidere i governi che hanno notizie che noi non possiamo avere perché fanno parte delle conoscenze dell'intelligence
Come studente di comunicazione vorrei correggere il primo punto.
Non è vero che non abbiamo tutti dati. Una volta forse, senza i sistemi digitali, non avevamo tutti i dati per confernare o confutare determinati fatti e eventi.
Ora c'è il problema opposto. Abbiamo TUTTI i dati che ci servono in tempo reale. Il problema è che i dati sono troppi, quelli veri si mescolano a quelli falsi e diventa difficile se non impossibile passarli al setaccio e distinguere quali effettivamente possono considerarsi puri e genuini per un'informazione onesta.
Il tutto unito ai poteri forti che cercano ovviamente di parlare per mezze verità, ai giornalisti che raccontano solo quello che gli fa' comodo per soddisfare il pensiero unilaterale e i bias cognitivi delle persone, più il fatto che i sistemi digitali ora danno la possibilità a tutti,anche a cittadini comuni (e quindi senza un minimo di professionalità comunicativa), di pubblicare fake news e pensieri e teorie non supportati da fatti o prove, genera questa incredibile confusione, che è forse una delle maggiori piaghe del nostro tempo.
Basta solo vedere la grande confusione generata dalla pandemia di Covid-19. Oltre al virus, la disinformazione, le fake news dei complottisti e negazionisti ma anche la disonestà del mondo scientifico, che pubblicava notizie ottimistiche sulle cure, senza essere veramente sicuri al 100% dei dati che pubblicavano, per poi ritrattare e fare ulteriore marcia indietro, hanno creato una confusione e un clima di diffidenza.
E lo stesso vale per l'Ucraina, l'informazione sta' creando confusione su molti aspetti di questo conflitto in cui io personalmente, non mi sento affatto di prendere le parti della Nato e Dell'Ue né tantomeno della Russia o dei "partigiani ucraini".
Gli unici a cui va'là mia solidarietà sono solo i civili, le ennesime vittime di questa disinformazione