Sabrina e il mistero della Mole Antonelliana

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view post Posted on 21/10/2023, 10:26     +3   +1   -1
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Diavoletto del Solletico

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Questo è un racconto collaborazione con l'utente Alberto Costelli che mi ha fornito una bellissima trama ispiratrice di una spregiudicata e determinata giornalista che, nella magica e bellissima Torino, cerca di scoprire i loschi piani malvagi del mio Madcriminal riguardo alla Mole Antonelliana.
Io da quella trama base sto sviluppando una trama molto più articolata e penso che questo racconto a puntate, se riesco a finirlo in tempo, parteciperà al BITS 2023
Grazie infinite ad Alberto Costelli per l'incoraggiamento a scrivere e l'ispirazione e vi lascio al prologo di ...
Sabrina e il mistero della Mole Antonelliana



Sabrina e il mistero della Mole Antonelliana
Prologo

Italia, Torino
Nell'antica, misteriosa e magica città piemontese una ragazza sospira guardando la pioggia che cade contro la finestra che gli sta davanti e Plic plic plic vede le gocce di pioggia rimbalzare nel marmo ed oltre sospirare riflette .
Sabrina, una giovane giornalista appena laureata di 26 anni e che attualmente fa la stagista in un giornale locale, riflette pensierosa perché si ritrova in una situazione intricata .
Alta un 1 e 66, capelli castani corti a caschetto e bellissimi ed espressivi occhi color nocciola lei ha un sogno nascosto, poter sfondare nel giornalismo per poter approdare, in un futuro più o meno vicino, in televisione.
Lei da anni vede giornaliste in TV che si occupano di talk show, di sport e ....sì, anche di giornalismo sensazionalista alle Iene .
E proprio nella irriverente trasmissione Sabrina punta di andare a lavorare e poter scappare dalla sala Open Space dove lavora come stagista .
Una sala rettangolare che altro non è che un ex appartamento, cui hanno tolto i tramezzi, lasciando intera solo una stanza per l'ufficio del capo redattore (che era una camera da letto) ed ovviamente un bagno che ...Bleahhh....Sabrina evitava in ogni modo di entrarci, anche solo per lavarsi le mani .
Sabrina era stata presentata al giornale dall'università stessa in cui aveva studiato, università in cui le avevano consigliato di iniziare a praticare in quel piccolo giornale locale, quasi di quartiere, per poter affinarsi nello scrivere .
Ma entrata lì aveva avuto una delusione enorme .
Infatti il capo redattore, basso ed insolitamente tarchiato con un collo che quasi sparisce nel colletto della camicia bianca, era di una lentezza unica nei ragionamenti cui si aggiungeva un humour banale e, a tratti, a base di turpiloquio .
Per Sabrina prendere ordini da un uomo così ottuso era una vera tortura, così come avere altre due colleghe che, insieme ad altri tre colleghi, non facevano altro che discutere di gossip locale davanti alla macchina del caffè a cialde che si trovava nell'angolino ristoro dell'ex appartamento .
La moglie che tradiva il signor Rossi, la gatta Amelia che aveva distrutto le tende della signora Giorgi, queste erano le notizie cui discutevano come pettegolezzi i colleghi e colleghe di Sabrina e che, con gran disgusto di lei, riportavano tranquillamente nel giornale come stessero riportando notizie sensazionali.
Sabrina tristemente vedeva venir stampato il giornale nella vecchia ciclostile riciclata da un altro giornale più grande ed, oltre a temere per la sua stessa incolumità essendo la macchina vicino alla sua scrivania, aveva proprio ribrezzo della qualità della stampa oltre a, ovviamente, disgusto dei contenuti riportati nel giornale dal redattore e colleghi giornalisti.
Sabrina era uno spirito libero, quel ripetersi delle giornate quasi uguali identiche, con i riti del caffè e pettegolezzi all'angolo ristoro ripetuti a cadenza regolare, come se un timer controllasse le persone, beh quella quotidianità non era per lei .
La ragazza aspettava il momento di emergere, di poter pubblicare qualcosa di eclatante e poter scappare da quell'inferno che fossilizzava lo spirito giornalistico ed appunto ora lei contemplava la pioggia alla finestra di fronte alla sua scrivania e ragionava, ragionava se pubblicare o no il pezzo scritto contro la compravendita della Mole Antonelliana .
Sì, il famoso edificio torinese, sede di un famoso museo del cinema, era stato messo all'asta e comprato da un personaggio losco che, sicuramente, aveva fatto ampio uso di mazzette per arrivare al suo scopo .
Nessuno conosceva il nome del compratore ma la bella Sabrina era riuscita, grazie al suo nuovo vestito rosso scollato, a distrarre gli impiegati comunali che non si accorsero che lei, chiedendo informazioni sullo sviluppo edile della città, in realtà, rimasta un attimo da sola nell'ufficio del catasto, era riuscita a leggere in un documento il nome del compratore.
Ora, nella sede del giornale, lei pensava perché il signor Vittorio Paolo Randis aveva preteso l'assoluta riservatezza della compravendita della Mole .
Ma soprattutto chi era costui ?
Laureato in fisica applicata e macchine termodinamiche, specializzato in strumentazione industriale, specialmente in robotica, questo personaggio era stato collegato, nel corso degli anni, ad eventi strani e misteriosi.
Strani, come ad esempio, un disastroso incidente di laboratorio in Giappone cui proprio la sua casa laboratorio era stata rasa al suolo da un esplosione verdognola, come pure un incidente, sempre esplosivo, in Inghilterra, nel laboratorio di fisica nucleare statale, cui c'era il sospetto che lo stesso in realtà fosse stato distrutto, addirittura, da un potentissimo raggio laser di un satellite dello scudo spaziale americano.
Ma la cosa che ancor di più faceva pensare sinistri intrighi alla bella giornalista era che il signor Randis era stato, sin da prima di stare in Giappone, un ispettore della polizia scientifica dell'Interpol e, nientemeno, che addirittura era stato un membro di una sezione dei servizi segreti internazionali .
Quindi analizzando tutti i dati Sabrina si era fatta un idea di uno scienziato, forse pazzo, viste le esplosioni dei laboratori dove aveva lavorato, che era stato anche addestrato dai servizi segreti internazionali dell'Interpol e che aveva ricoperto l'incarico di Ispettore speciale della scientifica, ruolo che lo aveva affiancato a nomi famosi dell'Interpol come l'ispettore giapponese Zenigata e ad una famosa e determinata tenente della polizia segreta inglese, la bellissima e letale Laura Steed .
Ora Randis era un libero professionista italiano proprietario di una società che costruiva componenti robotici, ma cercando cosa effettivamente lui costruiva Sabrina non era riuscita a scoprire niente, tranne che molti degli acquirenti erano o facoltosi uomini d'affari legati alla malavita o vari stati più o meno discutibili riguardo l'uso dei diritti umanitari e della tortura.
Che il signor Randis costruisse armi di distruzione di massa illegalmente ?
Quello Sabrina non lo poteva sapere ma poteva però indagare sui suoi scopi per la Mole Antonelliana .
Indagini che lei stessa era pronta a fare la sera appena sarebbe uscita dal lavoro per intrufolarsi dentro e indagare sui lavori di ammodernamento e restauro che il losco individuo aveva iniziato senza che, stranamente, la sovrintendenza dei beni culturali si fosse opposta.
Mega mazzette ? Ricatti ?
Quello Sabrina aveva iniziato a scrivere nel suo articolo bomba ma gli servivano prove tangibili e solo una escursione clandestina nella Mole avrebbe potuto risolvere vari dei dubbi e misteri che alleggiavano davanti alla vicenda .
Vestita di un completo pantaloni di canadese attillati neri, maglietta sbracciata nera con sopra una giacchetta di canadese Adidas anch'essa nera, Sabrina sembrava uscita direttamente da un episodio di Occhi di Gatto o di City Hunter
Nel borsellino aveva messo i grimaldelli comprati su un sito internet ed anche una bomboletta di spray al peperoncino per l'auto difesa .
Non che Sabrina ne avesse bisogno, essendo cintura nera di Judo, ma in una situazione estrema era meglio essere ben equipaggiata .

Ore 19 e 30
Salutati i colleghi Sabrina scende le scale ed entrata in macchina ora ha un'unica destinazione, la Mole Antonelliana
Fermatasi distante un chilometro scende e con non chalance cerca un varco dove intrufolarsi nel retro dell'edificio .
Trovata una porta facilmente apribile con i suoi grimaldelli ed, ovviamente, nascosta per non essere notata, entra e si ferma e, torcia alla mano, prende un bel respiro .

- Avanti Sabrina ora o mai più !!!!

L'avventura di Sabrina è appena incominciata, il suo obbiettivo è scoprire le vere intenzioni che lo scienziato ed imprenditore Vittorio Paolo Randis ha per la Mole Antonelliana ma la ragazza non sa che....
Non sa che Randis non è altro che il super criminale internazionale Madcriminal, capo della Tickle Hell Company e tristemente famoso non per la costruzione di armi, come pensa la giornalista, ma di strumenti di tortura, di Solletico Tortura per la precisione come la mitica ed indimenticabile ( soprattutto per Fujiko Mine) macchina del solletico con manine robotiche.
Cosa accadrà alla bella e determinata giornalista ?
Lo scoprirete nel primo capitolo di

Sabrina ed il mistero della Mole Antonelliana
Capitolo 1
"Sabrina "conosce" l'invenzione più famosa di Madcriminal "

Edited by epluribusunumdeusex - 21/10/2023, 20:27
 
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view post Posted on 22/10/2023, 10:46     +1   +1   -1
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Non vedo l’ora di leggere il seguito
 
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view post Posted on 22/10/2023, 11:00     +1   +1   -1
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Diavoletto del Solletico

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CITAZIONE (ticklegirlfeet96 @ 22/10/2023, 11:46) 
Non vedo l’ora di leggere il seguito

Grazie mille, ne sono contentissimo :D
 
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