CITAZIONE (curiosetta12! @ 14/12/2018, 19:59)
gli servono le quote rosa
Mi distraggo un attimo, e il thread viene inondato di commenti.
Ma non sul disegno; sul personaggio ritratto...
E in effetti, sì.
Grosso modo la giustificazione del regista del remake è stata quella: "volevamo essere inclusivi".
"Inclusivi" è una delle buzzword recenti che sto imparando ad odiare maggiormente.
Perchè si traduce in modifiche fatte a cazzo, con personaggi che di punto in bianco diventano donna, gay o nero, o tutto assieme.
Perchè? Perchè devono coinvolgere una fetta di pubblico sempre più vasta.
Trattandosi di reboot, è facile decidere che in Voltron 2.0 Pidge è femmina, oppure che in She-Ra 2.0 Bow è nero.
Può piacere, può dispiacere, può sembrare un sovvertimento della serie originaria.
Molto dipende da come viene operato il cambiamento.
In Voltron le modifiche non mi hanno fatto rimpiangere il cartone originale.
Il remake di She-Ra è solo vagamente riconducibile alla serie Filmation; visto da solo l'ho trovato godibile.
Il retcon su Andromeda è cretino perchè nasce da una esigenza, opinabile, di ampliare il pubblico potenziale.
Le quote rosa, appunto.
Ma è una quota rosa fatta a cazzo, da uno che non capisce nulla di quote rosa, di cosa significano, di cosa rappresentano, e di come funzionano.
Il presupposto è: "Andromeda è efebico, effeminato, pacifista e sensibile. Sembra un trav. Quindi trasformiamolo in donna".
Peccato che così si azzera completamente la complessità e l'ambiguità del personaggio.
E si fa passare il messaggio che il personaggio sensibile è per forza di cose la femmina del gruppo.
Così, anzichè risultare integrato con gli altri, rischia di essere la token female, che ha sempre bisogno di un uomo per stare alla pari con gli altri.
Bella mossa...
Una scelta più brillante sarebbe stata di rendere donna Cigno o Fenice.
Sarebbero state entrambe donne combattive, e in particolare con Fenice ci sarebbe stata la dinamica fratello/sorella con Andromeda, della sorella guerrafondaia che salva il fratello pacifista.
Sarebbe stato un modello comportamentale complesso e articolato, con luci e ombre, che avrebbe potuto alimentare il dibattito sull'identità femminile, l'emancipazione e la responsabilità personale.
Invece no.
Il tizio vestito di rosa diventa donna.
Inclusivo!
Coglioni...